€4.988 il prezzo medio al metro quadro nel capoluogo lombardo ad Aprile
Per comprare casa a Milano oggi servirebbero in media €4.988 al metro quadro: una quotazione stabile rispetto all’ultima rilevazione di Marzo, ma che risulta in crescita del 5,6% su base annuale.
Ci sono tuttavia notevoli variazioni rispetto alla media in base alle zone prese in esame. Nel dettaglio, è il Centro Storico come sempre a vantare le quotazioni più alte con una richiesta di €9.588/mq. Al contrario, il prezzo più basso nel mese di Aprile si attesta nella zona Vialba-Gallaratese (quartiere Gallaratese e Quarto Oggiaro) con una quotazione media di € 2.622 al metro quadro, comunque in crescita dell’1% rispetto al mese di marzo.
Su base mensile il quartiere più in crescita è Comasina-Bicocca (€3.785/mq, +2%), mentre su base annuale la zona in cui i prezzi medi corrono maggiormente è Città Studi-Lambrate, che registra il +18,3% con una quotazione attuale di €5.144/mq, dunque superiore alla media del comune milanese.
Ad Aprile 2023, il prezzo medio delle case in Lombardia è stato di €2.140/mq, con una crescita dell’1,3% su base mensile e del 6,4% su base annuale. Esclusa Milano, la seconda città in cui si registrano i prezzi più alti è Monza (€2.874/mq), che cresce del 17,5% in un anno.
Bergamo €2.309/mq +3,2% variazione annuale
Brescia €1.855/mq +5,2% variazione annuale
Como €2.324/mq -2,1% variazione annuale
Cremona €1.205/mq +1,8% variazione annuale
Lecco €2.144/mq +2,5% variazione annuale
Lodi €1773/mq -1,4% variazione annuale
Mantova €1.364/mq +4,5% variazione annuale
Monza €2.874/mq +17,5% variazione annuale
Pavia €2.196/mq -0,7% variazione annuale
Sondrio €1.323/mq +2,3 variazione annuale
Varese €1.629/mq +2% variazione annuale
Calano ancora le compravendite di immobili residenziali nel primo quadrimestre del 2023, nella migliore delle ipotesi si attesteranno sui livelli di fine 2022 (-2,1%), cresce però la domanda di case in affitto. Lo rileva Fimaa-Confcommercio nella nuova edizione dell’Indagine sul mercato immobiliare residenziale. “Dopo due anni di livelli record di scambi abitativi il mercato rifiata – commenta Santino Taverna, Presidente di Fimaa –: il 46,1% dei nostri operatori, quindi praticamente uno su due, si attende un calo ancora più accentuato nel secondo quadrimestre dell’anno (-4,5%). I prezzi invece continueranno a crescere, nel secondo quadrimestre dovrebbero guadagnare un ulteriore 5,5% “.
Per quanto riguarda le compravendite in particolare, sono calate sia la domanda che l’offerta di immobili, o quantomeno si sono attestate agli stessi livelli del quadrimestre precedente. I prezzi delle cessioni invece sono nella maggior parte dei casi stabili. “I fattori che spingono il mercato – prosegue Taverna – sono la richiesta di immobili in classe energetica elevata, le agevolazioni per i giovani, il mercato della locazione che traina anche l’investimento immobiliare, le abitazioni ristrutturate o recentemente efficientate. A frenare le transazioni, invece, per il 41,8% dei nostri operatori è soprattutto l’adeguamento alla classe energetica nei tempi stabiliti dalla Commissione Europea”.
Nella periferia nord-ovest di Milano, tra via Varesina, via Mac Mahon e via Oriani, sta sorgendo un “nuovo quartiere”: il Certosa District.
Un nuovo polo per la ristorazione innovativa e sostenibile all’interno di un più ampio progetto di rigenerazione urbana di circa 100mila mq, in cui troveranno spazio anche aree verdi, uffici, le sedi di diverse multinazionali, zone residenziali e spazi di co-living.
Saranno circa 20 i ristoranti, caffè e spazi per il dopocena all'interno del distretto entro il 2026. Nei primi spazi riqualificati entro l’estate 2023 sono previste tre inaugurazioni: Crosta (forno e pizzeria di Simone Lombardi e Giovanni Mineo), Loste Café (una bakery di Lorenzo Cioli e Stefano Ferraro entrambi formati a Copenhagen) e Lafa (cucina araba e mediorientale di Hippolyte Vautrin, titolare di Røst e Kanpai). A fine 2023 altre due aperture, le rimanenti entro il 2026. L’idea è quella, ispirandosi a Parigi, Copenhagen e New York, di creare un “food district” che coinvolga la zona grazie alla partecipazione di esponenti di spicco della ristorazione e in grado di attivare il transito durante tutto l'arco della giornata.
L’ambizione è quella di trasformare il Certosa District in un distretto multifunzionale, che interagisce con il tessuto urbano e sociale, vista la sua posizione strategica di collegamento fra Porta Nuova e Mind, attraverso la stazione di Certosa e la futura Circle Line milanese.
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