Caro bollette luce e gas, il 2022 si apre con aumenti vertiginosi: +55% sulla bolletta dell’elettricità, +41,8% su quella del gas nel primo trimestre dell’anno.
Un rincaro calmierato dall’intervento del governo, che ha già stanziato oltre 3 miliardi per la riduzione delle tariffe. Secondo Davide Tabarelli, professore presso la Facoltà di Ingegneria di Bologna e presidente di Nomisma Energia, “in assenza di interventi del governo avremmo un aumento del 61% per il gas; per l’elettricità del 45%, con una spesa complessiva su base annuale nel 2022 di 1200 euro in più a famiglia”.
Secondo Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), in un anno, la spesa per luce e gas, per una famiglia tipo, ammonterà a 2.383 euro, in crescita di 944 euro rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente.
In queste ultime settimane si sta discutendo molto su come alleviare il fortissimo rincaro sulle bollette di gas e luce, che rischia di creare un lockdown energetico e di pesare come un macigno sui bilanci di famiglie e imprese. Le proposte sul tavolo: ristori massicci, azzeramento dell’Iva 2022 sugli aumenti delle bollette e un contributo di solidarietà da parte degli operatori che stanno registrano degli extra-profitti.
Ma cosa c’è dietro questa ondata di rincari da record? Si tratta principalmente di un problema di forte squilibrio tra la domanda (molto alta) e l’offerta (in questo momento scarsa) legata al gas naturale.
C’è una crisi del gas naturale, particolarmente accentuata in Europa, dovuta soprattutto alla limitazione dei flussi provenienti dalla Russia, che rappresenta il primo fornitore con circa il 45% dell’offerta.
La Russia avrebbe un nuovo gasdotto (il Nord Stream 2), completato lo scorso settembre, il più lungo del mondo, pieno e pronto a trasportare materia prima dai giacimenti russi alle coste tedesche sotto il Mar Baltico, ma non in funzione: il Nord Stream 2 è infatti fermo per scontri di natura geopolitica con l’Unione Europea e gli Stati Uniti.
Mancano dunque dei volumi importanti di gas naturale, la cui scarsità fa impennare i prezzi, trascinando in questo rialzo anche l’elettricità (il gas serve anche a produrre elettricità).
Una crisi amplificata inoltre dalla finanza e dalle politiche energetiche comunitarie, che hanno fermato qualsiasi investimento sulle fonti fossili focalizzandosi esclusivamente sulla transizione ecologica (che non sarà immediata).
In attesa di altri interventi statali, cosa possiamo fare per rendere la stangata meno impattante sui nostri bilanci? C’è sicuramente una cosa che potremmo fare tutti, in totale autonomia, per risparmiare: passare al mercato libero dell’energia e del gas naturale, optando per l’offerta al prezzo più conveniente.
Esistono diversi comparatori di offerte gratuiti sul web, disponibili sia da pc che da smartphone con app dedicate, per cui trovare una tariffa con promozione che permetta di risparmiare è piuttosto semplice: basterà inserire pochi dati, come la grandezza dell’immobile e i fattori che portano a maggiori consumi di luce e gas (es. lavatrice, grandi elettrodomestici, ecc). In questo modo potrete valutare le opportunità di risparmio in un anno rispetto al prezzo della maggior tutela, stabilito da Arera, che varia ogni tre mesi.