Comprare casa  ai figli
 
18 Dic 2020 News

 

Comprare casa per i figli: può essere il momento giusto


Comprare casa per i figli è un’operazione del tutto lecita e abbastanza comune. Sono tanti i genitori che, soprattutto negli ultimi anni, hanno aiutato i figli nell’acquisto della prima casa. Basta agire in modo trasparente, con passaggi di denaro chiari e tracciabili, per non incorrere in problemi fiscali e civilistici.

In questo periodo di mutui ai minimi storici, risparmi privati ai massimi a causa della pandemia e prezzi degli immobili in leggero calo, possono presentarsi condizioni senza precedenti per chi intende comprare casa per i figli.

Come rivela un recente approfondimento del Sole24Ore, un genitore che vuole comprare casa per i figli si trova davanti due strade: o dona ai figli la somma di denaro che poi verrà utilizzata per acquistare la casa, o si dispone direttamente dal proprio conto corrente il pagamento alla parte venditrice davanti al notaio con un rogito.

Comprare casa per i figli: la donazione diretta di denaro

La prima strada è la donazione diretta: il padre, ad esempio, dona il denaro necessario al figlio perché questi possa poi effettuare il pagamento al venditore.
In questo caso, occorre un doppio passaggio dal notaio: un primo atto davanti al pubblico ufficiale per disciplinare la donazione da genitore a figlio. Il secondo è rappresentato dall’atto di compravendita (il rogito notarile), che a questo punto sarà stipulato a nome proprio dal figlio direttamente con il venditore dell’immobile.

Tra i vantaggi di questa soluzione, vi è l’elevato grado di chiarezza sui passaggi di denaro e la trasparenza dei rapporti familiari (soprattutto nel caso di altri figli). Tra gli svantaggi vi è invece l’aumento dei costi, perché l’operazione necessita di due interventi del notaio.

Va precisato che la donazione di denaro fino alla franchigia di 1 milione di euro per ciascun figlio non comporta il pagamento dell’imposta di donazione.

Comprare casa per i figli: il pagamento dei genitori al venditore

La seconda strada, più snella, è invece quella della donazione indiretta: il genitore in questo caso pagherà il venditore al posto del figlio.

In questo caso, serve solo l’atto notarile e il pagamento è completamente esente da imposta di donazione e successione. È tuttavia necessario che l’atto sia ben scritto e indichi il contributo esatto in denaro da parte dei genitori, a seconda che la somma copra in tutto o in parte la spesa totale della compravendita, per garantire la chiarezza e la trasparenza dell’operazione.

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