ECOBONUS 110%: COME FUNZIONA
 
23 Giu 2020 News

 

ECOBONUS 110%: Come funziona


L’ecobonus al 110% sulle ristrutturazioni è uno dei temi più caldi del momento. In un contesto di crisi globale dovuta al coronavirus, potrebbe infatti rappresentare un volano di ripresa per l’edilizia. Ecco perché sarà esteso fino al 2022 e ci sono forti pressioni per applicarlo anche alle seconde case, comprese le villette unifamiliari, e agli alberghi.
Ma come funziona e chi può accedere al bonus? In questo articolo proveremo a fornirvi una panoramica completa ma sintetica su come funziona l’ecobonus al 110%.

Ecobonus 110% linee guida

Tra le misure più attese del Decreto Rilancio, l’Ecobonus 110% è una detrazione fiscale del 110 per cento in cinque anni delle spese sostenute per gli interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico delle abitazioni (quindi non per gli uffici). Sarà valido per le spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020.

Ma quali sono i lavori ammessi all’ecobonus 110%?

1. Isolamento termico delle superfici opache che interessano l’involucro dell’edificio (cappotto termico).

2. Sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione per un limite di 30mila euro moltiplicato per ogni unità abitativa. Valido anche per le unità abitative unifamiliari.

A questi lavori possono essere associati quelli di installazione di un impianto fotovoltaico.

Ecobonus 110%: chi può accedere

L’ecobonus è applicabile a tutte le prime case e adesso anche alle seconde case, purché non di lusso, anche se su questo punto l’ultima parola arriverà dalla conversione in legge del Decreto Rilancio.

Le categorie edilizie destinatarie del bonus sono dunque al momento le unità abitative inserite in edifici come i condomini e la casa autonoma.
Come premesso, sono tuttavia stati presentati degli emendamenti per estendere la misura anche ad altre categorie come gli alberghi e gli impianti sportivi. Al di là delle buone intenzioni, il problema di fondo è che le risorse sono comunque scarse e difficilmente potranno bastare per tutti.

Ecobonus 110%: occhio alle trappole

Occhio inoltre alle “trappole”: la normativa prevede che, per accedere all’ecobonus, sia necessario migliorare di due livelli la classe energetica dell’appartamento. Nel caso in cui questo non fosse possibile, è necessario il conseguimento della classe energetica più alta. Solo in questo caso si ha diritto a una detrazione del 110% sulla ristrutturazione.
Prima di iniziare i lavori, occorre dunque l’analisi di un tecnico abilitato a misurare la classe energetica e in grado di garantire il risultato finale.

Attenzione inoltre alla spesa massima detraibile, pari a 60mila euro per unità immobiliare, tetto in cui rientrerebbero anche eventuali lavori legati per esempio agli infissi.

Ricordiamo, infine, che sono state introdotte severe sanzioni che vanno da 2mila a 15mila euro per ogni attestazione infedele sui lavori di ecobonus al 110%.

Il nostro consiglio è quello di attendere l’approvazione del decreto e, soprattutto, che ci siano circolari chiare in merito ai limiti di spesa per ogni singolo intervento, ai materiali da utilizzare e ai dettagli per la cessione del credito, per evitare di intraprendere strade sbagliate.

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