Milano è una città ricca di sfaccettature e sorprese. Due anime contrapposte, quella ultra moderna e quella medievale, convivono e si contaminano nel cuore della città: lo yin e lo yang, l’artigiano e la grande catena di distribuzione, il vicolo dei Lavandai e la torre Unicredit, la villetta e il grattacielo.
Capita così di imboccare, nei pressi di Piazza Cinque Giornate, una via a dir poco pittoresca e che di certo non passa inosservata: via Liconln e, trasversalmente, via Archimede, con le loro villette a schiera dai colori sgargianti. Dal giallo ocra al rosso rubino, passando per il verde tiffany e l’azzurro pastello. La tavolozza dei colori esplode in quello che è l’ex Quartiere Operaio della città. Qui, infatti, nel 1879, la cooperativa operaia SEAO volle creare delle piccole abitazioni a prezzi accessibili: un villaggio ideale, a misura d’uomo, con villette, orti e giardini.
Il progetto nel corso degli anni sfumò e via Lincoln è ciò che ne rimane. Da quartiere operaio è oggi una delle zone più esclusive della città. Di certo, attraversando queste strade non sembra di essere a Milano. Per qualcuno è la Burano meneghina, proprio per i colori delle sue casette che ricordano l’isola di Venezia. Altri lo chiamano invece Quartiere Arcobaleno e il nome non è in effetti un azzardo. Di certo, la zona sta pian piano assumendo fama turistica e non è escluso che, fra qualche anno, possa diventare la nostra Notting Hill.