Come sta andando il mercato immobiliare nel 2023? Dopo il gran rimbalzo post pandemico, il trend attuale sarebbe di “appannamento” secondo Nomisma.
“Il mercato immobiliare italiano, dopo l’euforia post pandemica, mostra inequivocabili segnali di appannamento. In un quadro macroeconomico diventato progressivamente meno favorevole, le possibilità di accesso alla proprietà si sono fatte più problematiche. Nello specifico, la perdita di potere d’acquisto, l’erosione della capacità di risparmio e il rialzo dei tassi applicati hanno di fatto messo fuori gioco una quota considerevole della domanda potenziale con conseguenze rilevanti sui mutui erogati e sul numero di compravendite residenziali”, si legge nel 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2023 di Nomisma che ha analizzato anche le performance immobiliari delle 13 principali città italiane.
In sintesi, il continuo rialzo del tasso di interesse (oltre ad altri fattori come l’inflazione e la conseguente perdita di potere d’acquisto) sta precludendo a molti potenziali acquirenti la possibilità di accedere ai finanziamenti necessari per l’acquisto casa, con un calo delle erogazioni e conseguente inevitabili ricadute negative sulle transazioni complessive in tutti i comparti. A questo si aggiunge che anche le banche sono diventate più restrittive al momento di concedere un prestito.
Nel dettaglio, dopo un 2022 in cui il mercato ha registrato quasi 800mila transazioni, nel 2023 si prevede che le compravendite scenderanno a quota 687mila (-12,4% sull’anno prima), per poi calare a quota 633mila nel 2024 e a quota 624mila nel 2025. Tale rallentamento è più evidente in città come Milano e Bologna, dove il mercato residenziale aveva accelerato di più.
Per quanto concerne i tempi di vendita degli immobili, negli ultimi 10 anni il trend è sempre stato discendente, mentre nella più recente congiuntura si evidenzia l’interruzione di questa tendenza con una contenuta crescita. Secondo Nomisma, i tempi di vendita si sono allungati a Bologna, Firenze e Roma. Nella Capitale l’incremento è quantificabile in un mese. In media, secondo l’indagine condotta da Nomisma sugli operatori del settore, per vendere casa oggi sono necessari 5,2 mesi.
Nel primo semestre del 2023 la risposta dei valori immobiliari è improntata alla rigidità: si registra il +1% semestrale per le abitazioni, nonostante la contrazione delle compravendite.
Secondo Nomisma, la variazione positiva che ha investito i valori immobiliari delle abitazioni è, piuttosto, l’esito di aspettative di crescita dei prezzi da parte dell’offerta. Questo suggerisce la presenza sul mercato di una domanda ancora disponibile a interiorizzare gli aumenti imposti dalla parte offerente.
Tuttavia, all’interno dei vari mercati monitorati, l’andamento dei prezzi mostra differenze in base alle piazze, ad esempio a Milano la variazione dei prezzi delle case è risultata doppia rispetto a quella media (+2,2% semestrale).