Una delle domande più comuni poste da chi è in procinto di vendere casa è: quando avviene la consegna delle chiavi dell’immobile?
È bene precisare che la legge non stabilisce un termine univoco: il tutto viene rimesso, caso per caso, agli accordi tra venditore e acquirente.
Normalmente, il rituale della consegna delle chiavi, tanto atteso soprattutto dal promissario acquirente, avviene contestualmente al rogito notarile: ovvero la firma sull’atto pubblico che formalizza il passaggio di proprietà della casa dal venditore all’acquirente.
Per maggiori dettagli sul rogito notarile, leggi questa nostra guida dedicata.
In questa guida illustriamo invece tre aspetti importanti che dovresti conoscere sulla consegna delle chiavi al rogito per evitare brutte sorprese.
Proprio perché è solo con il rogito che si conferisce valore legale al passaggio di proprietà, consegnare le chiavi dell’immobile prima della stipula dell’atto di compravendita davanti al notaio è una situazione non del tutto consigliata. Ecco, infatti, alcune spiacevoli casistiche in cui potresti incorrere prima del rogito:
- L’acquirente non si presenta al rogito o la compravendita per qualunque motivo salta prima della firma.
- L’acquirente inizia dei lavori di ristrutturazione senza richiedere i permessi comunali: in caso di sanzione, è il proprietario a dover pagare.
- Si verificano danni all’immobile prima del passaggio di proprietà.
Ovviamente, è comunque possibile consegnare le chiavi prima del rogito, nel caso in cui l’acquirente avesse specifiche necessità, ma è opportuno che tale consegna venga regolata da un accordo scritto, che preveda l’uso a titolo precario della casa e in cui deve tra l’altro essere specificato il perimetro d’azione del (promissario) acquirente.
Quando, dunque, è meglio procedere con la consegna delle chiavi? Se non prima, allora durante o dopo il rogito? La soluzione ideale, che tutela anche l’acquirente, sarebbe quella della consegna a seguito della trascrizione, che avviene circa un mese dopo il rogito notarile.
La trascrizione infatti rende pubblico – con effetto anche nei confronti di terzi – l’atto di compravendita formalizzato davanti al notaio, attraverso la sua trascrizione nei Registri immobiliari.
Non a caso, la legge n. 124/2017 ha introdotto la facoltà di richiedere il deposito del prezzo al notaio fino alla trascrizione del contratto di compravendita.
Consegnare le chiavi subito dopo la trascrizione eviterà dunque, sia al venditore che all’acquirente, di correre rischi nell’intervallo di tempo tra la data del rogito e la sua trascrizione.
Quando un appartamento in vendita viene dichiarato “libero al rogito”, significa che la casa verrà liberata dagli attuali occupanti alla definizione del contratto di compravendita. In questo caso, la consegna delle chiavi avviene contestualmente al rogito notarile.
Tuttavia, può anche avvenire che le parti si accordino per una consegna differita dell’immobile, per consentire al venditore di sgombrarla o trovare un nuovo appartamento. In questo caso, i tempi di consegna devono essere preventivamente concordati tra venditore e acquirente.
E se il venditore, dopo il rogito o la data concordata per la consegna, non libera l’appartamento? Nel contratto di compravendita viene solitamente inserita una penale, ovviamente a carico del venditore, per ogni giorno di ritardo accumulato.
Proprio per evitare situazioni incresciose o brutte sorprese è sempre opportuno farsi assistere da un’agenzia immobiliare nel corso di una compravendita.
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