Tra i quartieri residenziali più esclusivi in cui abitare a Milano vi è senz’altro Milano Quadronno.
Il Quadronno è una zona a sud del Centro Storico di Milano, a un quarto d’ora a piedi da Piazza Duomo, tra i quartieri di Porta Genova e Porta Romana: delimitato a ovest da Corso di Porta Ticinese, a nord da via Santa Sofia, a est da Corso di Porta Romana e sud viale Gian Galeazzo e viale Beatrice d’Este. Fa parte del centro storico di Milano, ed è tutto compreso in Zona 1, zona a traffico limitato.
Il quartiere prende il nome dalla via che lo attraversa. Secondo alcune fonti, la via Quadronno è una delle più antiche contrade di Milano e deriverebbe il nome dal tracciato di un antico corso d’acqua chiamato Codrono, che scorreva presso la vicina basilica di San Celso.
A caratterizzare questo bellissimo quartiere è la singolare architettura residenziale, che annovera la presenza di eleganti palazzi d’epoca, risalenti al primo Novecento, combinati con altri edifici di design degli anni ’50, alcuni dei quali massime espressioni di architettura del Razionalismo Italiano e del MAC (Movimento Arte Concreta). Non a caso, la zona che si irradia da Viale Beatrice d'Este è molto nota a tecnici e appassionati di urbanistica e design. Esempi ne sono Palazzo d’Este di Gualtiero Galmanini (1956) in via Beatrice d’Este 23 e il palazzo di via Quadronno 24, considerato un bosco verticale ante litteram.
Come anticipato, l’area del Quadronno è nota per i suoi palazzi di design, capolavori di architettura moderna firmate da maestri del Novecento. Eccone alcuni:
- Palazzo Mangiarotti in via Quadronno 24: progettato da Angelo Mangiarotti e Bruno Morassuti nel 1959, con le sue facciate ricoperte da piante rampicanti, è considerato il primo vero Bosco Verticale di Milano (anticipando quello progettato da Boeri Studio tra il 2007 e il 2014). Si tratta di un incantevole palazzo di otto piani completamente rivestito di edera cascante. L’intento dei suoi architetti era quello di fondere il palazzo con il vicino parco cittadino, i Giardini Oriana Fallaci.
- Palazzo di via Crivelli 15: icona di design anni Cinquanta, adiacente al palazzo di via Quadronno 24, con le sue facciate dall’andamento sinuoso ricorda lo stile di Gaudì.
- La casa di Beatrice d’Este 16, edificio dalle facciate particolari, progettato dal duo di architetti Giordano Forti e Camillo Magni.
- La Casa Astratta, in viale Beatrice d’Este 24, di Attilio Mariani e Carlo Perogalli, ispirata dalle teorie maturate sulla sintesi delle arti dal MAC (Movimento d’Arte Concreta). L’edificio presenta una facciata principale rivestita in spaccato di marmo bianco e sembra quasi scomparire dietro al motivo astratto e continuo dei balconi rivestiti in tessere di ceramica azzurra.
Photo credit: urbanfile
Questa ricca architettura residenziale, assieme alla tranquillità, la presenza di aree verdi, il grande pregio dell’edificato e la vicinanza al centro storico, fanno del quartiere Quadronno una delle zone residenziali più esclusive in cui abitare a Milano. Non a caso, quello che si sviluppa tra Porta Lodovica e Porta Vigentina sarebbe – secondo una recente analisi di Scenari Immobiliari – al primo posto della classifica dei quartieri in cui si vive meglio a Milano.
Viale Beatrice d'Este è considerata una via residenziale di lusso e tra le più alberate di Milano: inizia in piazzale di Porta Lodovica e termina presso l'antica Porta Vigentina, proseguendo con la denominazione di viale Angelo Filippetti. Il viale è fasciato da un verde che cattura lo sguardo con alberi maestosi. Nacque seguendo l'antico tracciato delle mura spagnole di Milano, più comunemente note come bastioni. La strada è intitolata alla principessa Beatrice d'Este, duchessa di Milano nel 1494 e moglie di Ludovico Sforza. Un ponte tra passato e modernità e una lunga passeggiata tra natura e architettura.
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