Abitare in un condominio vuol dire condividere con gli altri abitanti dello stabile diritti e doveri, che sono proporzionali al valore del proprio immobile. A questo scopo si utilizzano i millesimi condominiali: una sorta di unità di misura della proprietà condominiale, utile a stabilire numericamente la quota – proporzionale al valore del bene di cui ciascun condomino è titolare – in rapporto all’intero stabile in cui l’appartamento è ubicato.
In un condominio, infatti, diritti e doveri di ciascun condomino sono proporzionali al valore della proprietà di ciascuno.
In questa guida, approfondiremo cosa sono i millesimi condominiali e come si calcolano.
I millesimi rappresentano una quota proporzionale al valore del bene di cui ciascun condomino è titolare. Si parla di millesimi condominiali perché, per convenzione, all’intero condominio viene attribuito il valore 1000 e la proprietà di ciascun condomino è espressa con riferimento a tale valore complessivo.
In altre parole, i millesimi sono l’unità di misura della proprietà all’interno di un condominio.
Pertanto, se il condominio complessivamente ha un valore di 1000/1000, i vari appartamenti avranno ad esempio un valore di 60/1000, 110/1000, 115,2/1000, ecc.
In base all’articolo 1118 del codice civile, il diritto di ogni condomino è calcolato in base ai valori millesimali.
Ma come vengono attribuiti tali valori? L’entità del contributo di ciascun condomino nella ripartizione delle spese sui beni comuni e il suo “peso” nelle delibere assembleari viene stabilito tramite le tabelle millesimali.
Le tabelle millesimali principali solitamente sono:
1. tabella generale (anche detta “tabella A”),
2. tabella per le scale e (anche dette “tabella B”)
3. tabella per l’ascensore (anche detta “tabella C”).
4. tabella per il riscaldamento (anche detta “tabella D”).
Le tabelle millesimali assolvono diversi scopi:
a) rappresentano la misura dei diritti di ciascun condomino sulle parti comuni del condominio;
b) sono lo strumento tramite il quale avviene la ripartizione delle spese condominiali;
c) sono un parametro a cui si fa riferimento per stabilire i quorum assembleari, costitutivi e deliberativi.
In altre parole, le tabelle sono uno strumento utile alla ripartizione delle spese e al corretto funzionamento dell’assemblea condominiale.
Le tabelle millesimali sono un documento allegato al regolamento di condominio, che, ricordiamo, è tra i documenti che devi fornire già in fase di preliminare tra i documenti per vendere casa.
Sono obbligatorie quando il numero di condomini è superiore a dieci.
Nel caso di assenza delle tabelle, il condomino dovrà partecipare comunque alle spese in base al valore del proprio immobile.
Il calcolo e la redazione delle tabelle millesimali prevede solitamente l’intervento di un tecnico specializzato, che suddividerà il condominio nelle sue unità, verificherà i vani di ciascuna unità e analizzerà le caratteristiche delle singole unità immobiliari per la ripartizione dei millesimi:
• La superficie;
• Il volume;
• I balconi;
• Terrazze a livello;
• Pertinenze esclusive: giardini, verande.
Una volta considerati questi aspetti, si prendono in considerazione una serie di parametri, detti coefficienti di riduzione. Tra questi:
• coefficiente di destinazione;
• coefficiente di piano;
• coefficiente di orientamento;
• coefficiente di prospetto;
• coefficiente di luminosità;
• coefficiente di (eventuale) funzionalità globale dell'alloggio.
In questo modo, in base anche alla discrezionalità del tecnico incaricato, si ottiene la superficie virtuale con cui si attribuire ad ogni appartamento la propria quota millesimale.
A stabilire i millesimi attribuiti a ciascuna proprietà e ad occuparsi della redazione delle tabelle millesimali è solitamente un tecnico, a causa della complessità del calcolo, che postula la disamina dei volumi o delle superfici, nonché la valutazione delle peculiarità delle singole unità immobiliari.
Tuttavia, né il codice civile, né altre normative prevedono che l’attività di redazione delle tabelle millesimali debbano essere affidata ad una specifica categoria professionale. Anche l’amministratore, senza specifici titoli di studio, potrebbe occuparsene.
Considerata comunque l’importanza di questo documento e le eventuali diatribe che potrebbero sorgere in sede di assemblea condominiale, è comunque fondamentale affidare l’incarico ad un tecnico competente in materia.
Il costo della redazione delle tabelle millesimali generalmente è compreso fra €50 e €100 per ogni unità immobiliare facente parte del condominio.
Come già accennato, quando si acquista un immobile, al rogito notarile viene solitamente allegato anche il regolamento di condominio, unitamente alle tabelle condominiali. Queste contengono l’indicazione dei millesimi attribuiti all’appartamento acquistato.
Il valore dei millesimi non muta ad ogni compravendita, ma rimane inalterato, fatti salvi i casi di rettifica o modifica.
Nel caso in cui, invece, si acquista un appartamento di nuova costruzione, può capitare che le tabelle non siano ancora state redatte. In questo caso, bisognerà attendere l’approvazione dell’assemblea condominiale a seguito della quale sarà varato il regolamento di condominio e le relative tabelle (che rappresentano un allegato del regolamento).
Si ricorda che la mancanza delle tabelle non esclude l’obbligo del condomino di partecipare alle spese in proporzione al valore dell’unità immobiliare che gli appartiene.