Prosegue finalmente a gonfie vele la campagna vaccinale. Entro la fine di giugno tutto lo Stivale dovrebbe tingersi di bianco. Mentre il generale Figliuolo annuncia che entro settembre tutti gli italiani saranno vaccinati.
La chiusura della partita Covid è fondamentale per una ripartenza definitiva e non a singhiozzo dopo l’estate.
Nel frattempo, l’accelerazione delle vaccinazioni e le parole del premier Draghi sull’allentamento delle restrizioni, si sono tradotti in un’impennata di prenotazioni degli alloggi turistici, con picchi di 80mila euro al giorno (fonte Centro Studi Idealista).
Una boccata d’ossigeno per le locazioni e i proprietari immobiliari, che tuttavia sono chiamati alla sfida della qualità: un anno e mezzo di emergenza sanitaria ha fatto emergere un nuovo modello abitativo, fatto di comfort, spazi ampi e ben ristrutturati, aree verdi, postazioni per il remote working.
Un’istanza che non vale solo per gli alloggi turistici o le seconde case, ma che ormai influenza le scelte d’acquisto per la prima casa.
Il prodotto nuovo è quello che tira di più. A Milano ad esempio, il mercato sembra viaggiare a due marce, con le nuove residenze che hanno retto meglio l’urto della crisi rispetto all’usato, ma che rappresentano solo il 20% dell’offerta totale. Secondo il nuovo Rapporto di Scenari Immobiliari, per assorbire questa domanda al capoluogo lombardo serviranno almeno 46mila nuove case di qualità, dotate di spazi esterni e nuovi servizi.
L’immobiliare sarà dunque nuovamente protagonista della ripresa ed il Governo appare intenzionato a far leva sul mattone come carburante per riavviare la locomotiva economica.
Le agevolazioni sui mutui per la prima casa senza anticipo per i giovani under 36, contenute nel decreto “Sostegni bis”, sembrano andare in questa direzione.
«L’impatto della misura è potenzialmente enorme: prendendo come riferimento la media europea sono infatti un milione gli under 35 che potrebbero uscire di casa e quindi beneficiarne: il che vuol dire che ammonta a 850 mila abitazioni la domanda potenziale, o più prudenzialmente a 400-500 mila se prendiamo come riferimento le giovani coppie», ha spiegato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, a Milano Finanza.
Rimettere la casa “al centro del villaggio” sarà fondamentale per restituire stabilità e fiducia nelle nuove generazioni.
D’altronde, come sosteneva Teddy Roosevelt, 26° presidente degli Stati Uniti e Nobel per la Pace, “è impossibile vincere le grandi scommesse della vita senza correre dei rischi, e le più grandi scommesse sono quelle relative alla casa e alla famiglia”.