Chi decide di cambiare casa, oltre agli aspetti relativi alla compravendita immobiliare, è tenuto a gestire diversi impegni logistici: dal trasloco vero e proprio al cambio di residenza o domicilio, dal cambio del medico alla voltura delle utenze. In queste mini guida illustreremo un utile vademecum per organizzare il cambio casa al meglio, così da evitare dimenticanze e ottimizzare risorse e tempo.
Sicuramente il trasloco, ovvero il trasporto di mobili, elettrodomestici ed effetti personali dal vecchio al nuovo immobile, è generalmente l’operazione più impegnativa, dal punto di vista sia economico che del tempo. Assodata la possibilità di rivolgerti a una ditta specializzata in traslochi per delegare il gravoso compito, se decidi di effettuare un trasloco “fai da te” esistono dei “trucchetti” che possono aiutarti moltissimo
- Scegli le scatole giuste: le dimensioni ideali delle scatole per un trasloco sono 30 x 40 oppure 40 x 50 cm. Magari con maniglia, per facilitare il trasporto.
- Etichetta tutte le scatole, scrivendo con un pennarello in modo dettagliato il contenuto della scatola, così troverai tutto subito a colpo d’occhio una volta arrivato nel nuovo appartamento.
- Proteggi piatti, bicchieri e oggetti di vetro: sono le cose che si rompono più facilmente durante un trasloco. Puoi avvolgerli in vecchi fogli di giornale e utilizzare vecchie lenzuola per attutire gli urti.
- Utilizza una scatola appendiabiti per trasportare agevolmente i vestiti.
- Utilizza fodere di plastica per proteggere divani, sedie e mobili durante il trasporto.
- Fai una tabella di marcia e organizza i viaggi per tipologia di prodotti, in modo da non improvvisare il trasporto: renderà il trasloco molto più efficiente e veloce.
Chi ha intenzione di cambiare casa e si trova in un appartamento in affitto dovrà comunicarlo con un certo anticipo al locatore. A questo proposito, consigliamo di verificare sul proprio contratto di locazione qual è il preavviso da dare. A prescindere dal contratto, secondo la legge n. 431/98 è comunque possibile recedere il contratto con un preavviso di sei mesi.
Sapevi che il permesso di lavoro per traslocare è previsto in molti contratti collettivi nazionali? Se lavori nel pubblico devi sapere che si possono richiedere 3 giorni di astensione dal lavoro per “motivi familiari”. Sono tre giorni che vanno oltre il monte ferie. In generale, i contratti prevedono la concessione di tre giorni di permesso per motivi personali e tra questi rientra proprio il trasloco
Durante o subito dopo il cambio casa bisogna comunicare all’ufficio anagrafe del nuovo Comune il cambio di residenza. L'istanza per il cambio di residenza va presentata entro un massimo di 20 giorni da quando ci si trasferisce nella sua nuova abitazione. Se il cambio di residenza avviene all’interno dello stesso Comune, va semplicemente presentata la variazione di indirizzo.
La richiesta di cambio di residenza va presentata di persona o tramite posta elettronica o fax all'ufficio anagrafe del nuovo Comune, che poi lo trasmette al Comune di provenienza. Il cambio di residenza è gratuito in tutti i comuni d’Italia. Una volta presentata la domanda, l’Anagrafe ha il compito di effettuare tutti gli accertamenti per verificare l’effettivo trasferimento.
La pratica può essere eseguita dal diretto interessato comunicando i propri dati e quelli di eventuali altri membri della famiglia.
Il modello unico ministeriale per il cambio di residenza va compilato con i dati catastali dell’immobile (reperibili sull'atto di acquisto o sul contratto d’affitto) e presentato insieme a un documento di identità in corso di validità.
Oltre ai dati personali e catastali, bisogna anche comunicare se si possiede la patente di guida. Il cambio della residenza riguarda infatti anche la motorizzazione civile: in sede comunale viene fatto compilare anche un modulo che verrà poi inviato per procedere con l’aggiornamento della patente e del libretto di circolazione. Infatti, entro 180 giorni dalla comunicazione, il Comune invia nel nuovo indirizzo gli adesivi da apporre sulla patente e sul libretto di circolazione del proprio mezzo che contengono il nuovo indirizzo.
Contemporaneamente bisogna anche richiedere una nuova tessera elettorale se ci si trasferisce in un nuovo comune.
Chi si trasferisce in un’altra città o regione può fare la richiesta del cambio del medico. Il cambio del medico di base o del pediatra è consentito in ogni momento. Oggi la richiesta può essere effettuata anche direttamente online oppure recandoti presso uno sportello di Scelta e revoca di competenza, comunicando i nuovi dati di residenza e scegliendo il nuovo medico direttamente allo sportello. La scelta e revoca del medico può inoltre essere effettuata in farmacia: per accedere al servizio è sufficiente che il cittadino si rechi dal proprio farmacista munito di Tessera Sanitaria Elettronica. L’operazione richiede pochi minuti e ha effetto immediato.
Contestualmente al cambio di residenza, bisogna presentare anche la denuncia Tassa Rifiuti, con planimetria della nuova casa, dati catastali della stessa e membri del nucleo familiare presenti.
I dati richiesti per questo tipo di operazione sono quelli anagrafici, il codice fiscale, il nuovo indirizzo di residenza, la dimensione dell’abitazione con relativa documentazione.
Il cittadino che chiede il cambio di residenza deve consegnare all’ufficio tributi la denuncia Tassa Rifiuti regolarmente compilata, completa di planimetria e dati catastali dell’immobile e indicando il numero delle persone che occupano la casa. A quel punto il Comune in possesso di tutti i nuovi dati si occupa dell'elaborazione del nuovo importo Tari che il cittadino dovrà pagare. Il calcolo dell’imposta avviene, infatti, sempre in base alla superficie dell’immobile occupato e al numero delle persone che lo occupano.
Ricorda, contestualmente, di comunicare che stai cambiando casa anche l'ufficio del Comune dove abitavi, perché c’è il rischio di dover pagare due volte questa tassa, in quanto purtroppo le comunicazioni tra i comuni in questo caso non sono sempre assicurate.
Quando cambi casa, oltre al trasloco e agli adempimenti legati alla residenza, bisogna anche pensare alle varie utenze:
Quella relativa all’energia elettrica è la fornitura prioritaria, da gestire con svariati giorni di anticipo rispetto al trasferimento vero e proprio per non rischiare di rimanere senza corrente.
Se il contatore è già presente e attivo, in caso di trasloco bisogna richiedere il cambio intestatario delle utenze luce e gas, ovvero una voltura. Attraverso questo processo l’intestatario della bolletta viene cambiato senza che si verifichi l’interruzione della fornitura.
Qualora invece il contatore fosse presente, ma risultasse già precedentemente disattivato dal vecchio inquilino, occorrerà richiedere un subentro, ovvero la riattivazione del contatore.
Se il contatore non è presente, perché ad esempio ci si trasferisce in una casa mai abitata in precedenza o di nuova costruzione, bisogna richiedere l’allacciamento della fornitura.
Sia nel caso delle utenze di luce e gas, che nel caso della fornitura dell’acqua, spesa per la voltura è a carico del nuovo inquilino che diventerà l'intestatario della fornitura.
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